Polipi e fibromi uterini sono due tipi di neoformazioni benigne che colpiscono il sistema riproduttivo femminile. Pur essendo diverse tra loro, condividono sintomi simili. Queste patologie interessano circa il 20-30% delle donne e richiedono monitoraggio regolare e visite ginecologiche per prevenire possibili complicanze.

Differenze tra polipi e fibromi uterini

I polipi uterini sono formazioni benigne che possono apparire sul collo dell’utero o nella sua cavità. Possono verificarsi in donne di qualsiasi età e le loro dimensioni variano da pochi millimetri a pochi centimetri. I polipi possono essere classificati come “peduncolati” o “sessili.”

I fibromi uterini, invece, sono tumori benigni che originano nel tessuto muscolare liscio dell’utero (miometrio). Colpiscono il 20-25% delle donne in età riproduttiva e possono essere singoli o multipli. Esistono diverse tipologie di fibromi basate sulla loro posizione all’interno dell’utero, come “sottosierosi,” “infralegamentari,” “intramurali,” e “sottomucosi.”

Sintomi dei polipi e dei fibromi

Il sintomo principale sia per polipi che per fibromi è la perdita di sangue dalla zona genitale in modo anomalo, con cicli mestruali abbondanti e prolungati (menorragia e menometrorragia), spotting o emorragie al di fuori del ciclo. I fibromi possono anche causare dolore pelvico, disagio durante i rapporti sessuali e, se molto grandi, sintomi da compressione sugli organi vicini, come minzioni frequenti e stipsi. In alcuni casi, entrambi possono influenzare la fertilità della donna.

Diagnosi di polipi e fibromi

La diagnosi di polipi e fibromi avviene durante una visita ginecologica specialistica mediante un’ecografia transvaginale e, eventualmente, un’isteroscopia ambulatoriale. In alcuni casi, per una migliore valutazione, possono essere utilizzate anche una risonanza magnetica e una sonoisterografia per individuare eventuali fibromi sottomucosi.

Interventi sui polipi e terapie per i fibromi

Se un polipo causa sanguinamenti anomali o se una paziente deve essere sottoposta a tecniche di procreazione assistita, è necessario intervenire. In caso di polipi cervicali, possono essere facilmente rimossi durante una semplice visita ginecologica. Per i polipi endometriali sintomatici, si opta per l’asportazione mediante un approccio chirurgico endoscopico.

Per quanto riguarda i fibromi, il trattamento avviene solo se sono sintomatici o in rapido accrescimento. Le terapie possibili includono:

  1. Terapia Medica: Farmaci come la pillola contraccettiva estro/progestinica o farmaci che inducono temporaneamente una menopausa per ridurre le dimensioni del fibroma.
  2. Terapia Chirurgica: Rimozione dei fibromi con conservazione o rimozione parziale o totale dell’utero, a seconda del desiderio di maternità della paziente e delle dimensioni e numero di fibromi.
  3. Terapia Radiointerventistica: Embolizzazione delle arterie uterine per ridurre l’apporto di sangue ai fibromi e attenuare i sintomi.

Il monitoraggio a lungo termine è importante per i polipi, poiché possono recidivare, mentre per i fibromi, il trattamento dipende dalla sintomatologia e dai desideri riproduttivi della paziente.