La cosa più importante è che non ci sono relazioni tra l’utilizzo del Sistema BRAVA (e il principio dell’espansione tissutale in genere), e la possibilità di insorgenza di carcinoma mammario.

In particolare sono stati evidenziati i seguenti punti:

1. Il corpo umano è costantemente sottoposto a forze meccaniche di ogni tipo (per esempio la forza di gravità) e tali forze non sono mai state considerate agenti cancerogeni:
Nell’intera letteratura riguardante la ricerca sul cancro, non ci sono prove (né teorie alcune) che le forze meccaniche siano associate alla causa o allo sviluppo del cancro.

2. Forze meccaniche e Natura:
Brava esercita una forza dispersiva sul seno equivalente alla gravità esercitata su un seno di circa 1,8 Kg. La vasta ricerca scientifica conferma che le donne con i seni grandi (i quali sono sottoposti costantemente all’effetto d’allungamento della gravità), non sono esposte ad un più alto rischio di cancro, delle donne con seni piccoli. In effetti, per grammo di tessuto, i grandi seni hanno una incidenza minore di cancro di quelli piccoli.

3. Esperimento Clinico:
L’espansione tissutale è usata frequentemente per la ricostruzione mammaria post mastectomia. È ben noto che persino la mastectomia più radicale lascia comunque un residuo tessuto mammario. Tuttavia in oltre tre decenni d’esperienza su milioni di donne non si è dimostrato che espandendo successivamente quel seno residuale predisposto al cancro, aumenta la probabilità di sviluppo o della recidiva del cancro. Ancora, malgrado il fatto che la pelle è l’organo del corpo più predisposto al cancro e l’espansione della pelle è usata frequentemente nella chirurgia plastica, non ci sono rapporti nella letteratura, che colleghino che indichino che il cancro si sviluppi nella pelle sottoposta ad espansione.

4. Esperimento sugli animali:
Esiti di ricerche relative all’effetto dell’espansione del tessuto sullo sviluppo del cancro condotte su animali hanno indicato che l’espansione tissutale ha un effetto inibitorio sullo sviluppo delle cellule tumorali mammarie impiantate e sul limite del metastasi viscerale. (Referenze: Chirurgia Plastica Ricostruttiva 1991 Genaio;87[1]:1-7 )

5. Esperimenti di biologia cellulare:
I meccanismi cellulari responsabili dello sviluppo tissutale indotto attraverso la tensione, coinvolgono una gamma altamente organizzata di sensori, ricevitori e segnali. Cellule trasformate o cancerogene acquisiscono invece meccanismi autonomi di crescita indipendenti da quelli tipici. Nella cultura tissutale in vitro, le cellule normali si moltiplicano fino a raggiungere la confluenza; cioè fino a quando uno strato monomolecolare riempie la placca e “l’inibizione del contatto” le induce a cessare la moltiplicazione. L’espansione del tessuto è stata dimostrata in queste placche di cultura: se la piastra di coltura viene allungata, le cellule si moltiplicano ancora, finché raggiungono un nuovo livello d’equilibrio di confluenza. La caratteristica delle cellule cancerogene e l’assenza di questa “inibizione di contatto”, continuano quindi a crescere autonomamente ed indipendentemente da eventuali tensioni ed allungamenti.

6. Opinioni degli esperti:
Abbiamo chiesto a due esperti famosi negli Stati Uniti per quanto riguarda l’oncologia nel cancro al seno, uno dell’Università Vanderbilt e l’altro dell’Anderson MD Cancer Center, di analizzare indipendentemente i nostri dati, le nostre biopsie del seno e la rispettiva letteratura e di esprimere un’opinione scritta relativa al rischio di cancro, se esiste, associato a Brava. Entrambi hanno scritto inequivocabilmente che non c’è nessuna prova che potrebbe indurre, in qualche modo, lo sviluppo del cancro o aumentare il rischio di cancro. Anzi, ci sono alcuni universitari che credono che gli effetti di Brava potrebbero realmente proteggere contro il cancro. Oltre alla prova teorica della biologia cellulare (l’allungamento è indicato per le cellule; Scienza: Maggio 30, 1997; 276(5317):1345-6 ), ci sono delle prove risultate da uno studio epidemiologico che indicano che le donne portatrici di reggiseni che sollevano completamente il seno annullando la normale tensione della gravità durante la loro vita, hanno un’incidenza maggiore di tumore mammario. Per concludere, Susan Love, professoressa alla UCLA University ed esperta in tumore mammario , è stata citata nell’edizione di marzo della rivista ELLE, “The Next Breast Thing” (p. 251) che dice: “non c’è motivo di pensare che il Sistema Brava causi cancro” ed ha aggiunto: “in rapporto alla maggior parte delle altre alternative proposte per aumentare le dimensioni dei seni, come pillole, creme, ecc., i cui rischi e caratteristiche non sono noti, il Sistema Brava è stato clinicamente testato tanto da ottenere dalla FDA l’autorizzazione alla commercializzazione.

Brava consiglia e sollecita le donne, utenti di Brava e non, a sottoporsi a periodici esami al seno e mammografie per prevenire ed individuare precocemente eventuali tumori in fase iniziale. In questi casi la relativa terapia è molto più semplice e meno invasiva. Queste raccomandazioni negli Stati Uniti hanno già salvato la vita a migliaia di donne.