Una testa libera… dalle cicatrici! 

Lo scopo delle procedure chirurgiche di tricologia è offrire un aspetto nuovo correggendo un difetto che talvolta pesa più sull’anima che sul corpo : la calvizie. Con l’utilizzo delle tecniche precedenti che oggi posso essere definite “grezze”, il gradimento del soggetto che vi si sottoponeva si trovava ad affrontare una questione non marginale : sgradevoli e brutte cicatrici da nascondere e risultati spesso “finti”. Da una parte si sistemava un problema, dall’altra se ne creava un altro.

 

Prima dell’invenzione della tecnologia di trapianto di capelli a singole unità follicolari, la tecnica più ricorrente con cui veniva trattato chirurgicamente il difetto della calvizie è la cosiddetta “STRIP”.  Le unità follicolari si prelevavano a gruppi, poiché veniva asportata una riga (STRIP) di porzione cutanea dalla zona donatrice, da cui successivamente si ripartivano micro – porzioni di cute con follicoli annessi da impiantare nelle zone da rinfoltire. L’esito spesso non naturale “a bambola” era il primo imbarazzo in cui il soggetto poteva incappare. Inoltre , poiché l’area donatrice, ovvero l’area della nuca , è un’area in cui la pelle è molto tirata, la cicatrice che ne derivava causava un potente malessere e a causa della trazione continua spesso non guariva in maniera regolare , ma molto estesa e spessa. Questo effetto indesiderato impediva al paziente di scegliere un taglio di capelli molto corto, per evitare di esporre il segno percettibile dell’intervento chirurgico, creando inoltre forte imbarazzo in determinate situazioni della vita quotidiana. Il decorso post-operatorio era molto lento e pesante.

L’autotrapianto di capelli a singole unità follicolari ha risolto definitivamente il problema dell’effetto non naturale e della cicatrice visibile e disagevole, e inoltre ha consentito di rendere l’intervento un’esperienza non traumatica e molto veloce.

Il trapianto a singole unità follicolari viene realizzato con l’utilizzo di strumento di microchirurgia di altissima precisione che permette di prelevare singolarmente le unità follicolari.

Le incisioni presentano un diametro millimetrico e questo non comporta alcun esito cicatriziale né sull’area da cui si sono prelevate le unità follicolari, né sull’area da rinfoltire . L’area da rinfoltire, se comprende la zona frontale, viene disegnata secondo la fisionomia, l’età, il sesso del soggetto, per donare un’immagine naturale. Il vantaggio di poter scegliere ogni singola unità follicolare, permette che l’attaccatura frontale appaia naturale. Intervenendo ad unità singole e non a “gruppi” , la durata dell’intero atto chirurgico (dall’espianto all’impianto) è sicuramente maggiore ( si tratta di un minimo di 3 ore). L’utilizzo di anestesia locale con sedazione, autorizza la dimissione la sera stessa dell’intervento.

Una volta terminato l’ intervento, viene posta una fasciatura compressiva da tenere solo la notte stessa . Il giorno seguente, il bendaggio viene rimosso e viene consigliato di riparare l’area con un berretto . Gli unici “segni” notabili nei giorni successivi sono piccolissime croste puntiformi perfettamente camuffabili e spiegabili come “irritazione della cute”, poiché non sono direttamente riconducibili ad un intervento di chirurgia tricologica. Chi porta i capelli non rasati, potrà camuffarli del tutto. L’utilizzo di medicinali e creme prescritte, rende più rapida la caduta delle piccole croste ed elimina il fastidio che possono provocare . Per chi si occupa di lavori che non prevedono sforzi fisici, il rientro è pressoché immediato, senza quindi l’incomodo di richiedere prolungati periodi di riposo e assenza dall’ attività. Il processo graduale della ricrescita che avviene nei mesi seguenti, consente di abituarsi ad un progresso naturale alla vista .

Quanto può costare l’autotrapianto?

Questa procedura ha un range di prezzo molto esteso in quanto potrebbe trattarsi dell’ autotrapianto della piccola stempiatura , del trapianto di una calvizie profonda o dell’ aumento della densità di un diradamento di varia importanza. Per cui il costo dell’ autotrapianto può variare da 2.000 euro a 10.000 euro.